martedì 23 aprile 2013

PASTA ALL PANGRATTATO

Domenica ero da sola a pranzo con mamma ed abbiamo deciso di regalarci questa ricetta,che già qualche tempo prima avevamo provato a realizzare senza il risultato sperato. Forse non avevamo chiara la ricetta!!! Questa volta fortunatamente ci è corso in aiuto il "cucchiaio d'argento" che è sempre una garanzia. Inoltre non vedevo l'ora di utilizzare la fornitura delle alici Rizzoli,che trovo fantastiche! Insomma:alici Rizzoli e ricetta...alla fine è uscita una pasta fantastica,al sapore estivo e di mare. Consigliatissima!!!!



PASTA AL PANGRATTATO(ricetta):
Per 4 persone
350g di spaghettini
Una scatola di alici piccanti Rizzoli
200ml di passata di pomodoro
Olio Dante
Pangrattato
Aglio in polvere

In una padella schiacciate con una forchetta le alici,poi aggiungete la passata di pomodoro,il sale,l'olio e l'aglio in polvere. Fate andare sul fuoco dolce fin quando le alici non si saranno completamente disfatte nel sugo. Deve diventare come una salsa densa. Ricoprite il fondo di una padella antiaderente di uno strato spesso di pangrattato e con un pilo di olio fatelo dorare girando di tanto in tanto. 
Lessate gli spaghetti in abbondante acqua salata. Scolateli ed in una salta pasta uniteli alla salsa con le alici,facendoli rosolare a fuoco lento per qualche minuto. Guarnite nel piatto spolverando gli spaghetti con il pangrattato e qualche alice. Se la pasta dovesse risultare troppo asciutta aggiungete dell'acqua di cottura che avete tenuto da parte. Servite caldo. BUON APPETITO!!! 

lunedì 22 aprile 2013

CROSTATA FRAGOLE E CREMA AL LIMONE

Anche se oggi non è una bellissima giornata qui da me, è pur se,pre primavera. Forse le fragole sono una delle cose che amo di più della primavera e dell'estate. A loro non posso dire di no. Inoltre 500g di fragole hanno solo 90kcal...mangiate senza nulla...insomma sono il frutto ideale. Io le mangerei dalla mattina alla sera. Sono molto versatili ed il rosso dona sicuramente un tocco di colore alla crema al limone! Purtroppo di questi tempi è molto difficile trovarne di belle e buone nei cestini dei supermercati!!! La cosa però non mi ha scoraggiato nel creare questa crostata fresca ed estiva,perfetta per la colazione,ma anche per il thè delle cinque...ecco credo che con il thè sia perfetta!!
La ricetta della gelatina potete trovarla su Giallo Zafferano,è perfetta!!!



CROSTATA FRAGOLE E CREMA AL LIMONE (ricetta):
 Per la base
2 uova
500g di farina
250g di zucchero
250g di burro a temperatura ambiente
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina

Per la crema
3 uova
1 l di latte
250 g di zucchero
100g di farina
La buccia di un limone

Per la gelatina
500g di fragole
8g di colla di pesce
100ml di acqua
70g di zucchero
2 cucchiai di succo di limone

Per la guarnizione
250g di fragole tragliate verticalmente
Il succo di un limone
2 cucchiai di zucchero

Mettete le fragole tagliate per verticale in un piatto fondo con lo zucchero ed il succo di limone,in modo che si insaporiscano.
Su un piano di legno disponete la farina a fontana,ponendo al centro lo zucchero ed il burro a temperatura ambiente. Impastate lo zucchero ed il burro con la forchetta fin quando non si saranno amalgamati bene. Poi aggiungete le uova e continuate ad amalgamare. Lavorate pian piano aggiungendo unk alla volta la vanillina ed il lievito. Continuate a lavorarlo con la farina fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Imburrate una teglia per crostate e stendetevi la pasta frolla e creando un bordo tutto intorno. Bucherellate il fondo della teglia con una forchetta e con la carta d'alluminio ricoprite la crostata,poi riempitela con i fagioli. Infornate a 150gradi per 20 minuti.
Mentre la crostata si raffredda,prepatare la crema. Scaldate il latte a fuoco dolce in un pentolino. In una pentola rompete le uova ed aggiungete lo zucchero e la farina. Quando si saranno ben unite,aggiungete piano piano il latte caldo in modo che non si formino dei grumi. Ponete la crema sul fuoco dolce e,continuando a mescolare, aspettate che la crema diventi soda. Tolgliete dal fuoco e mettete in infusione la buccia li limone mentre raffredda.
Fate ammorbidire la colla di pesce in acqua per una diecina di minuti. In un pentolino ponete l'acqua e lo zucchero. Quando la colla di pesce si sarà ammorbidita strizzatela ed ponetela nel pentolino. Cominciate a mandare il tutto a fuoco dolce,mentre mescolate. Mettete a reffreddare lo sciroppo. Nel frattempo preparare le fragole. Pulite le fragole privandole delle foglie e fatele a pezzettini bagnandole con due cucchiai di succo di limone. In un frullatore riducetele ad una crema liscia. Prendete lo sciroppo raffreddato,passate le fragole tritate in un passino,in modo da eliminare i residui dei semi e della polpa. Girate bene il succo delle fragole e lo sciroppo e mettelo sul fuoco altri 2 minuti. Lasciate raffreddare.
Preprariamo la crostata. Stendete la crema sul fondo,allontanando i pezzi di buccia di limone che incontrate. Fate attenzione a formare un bordo tutto intorno,in modo che la gelatina non bagni la pasta frolla. Sopra la crema versate uno strato di gelatina di fragole e poi mettete in frigo per una mezz'ora. Infine guarnite con le fragole. Tenete in frigo la crostata per altre due ore,in modo che la gelatina diventi soda e tenga ferme le fragole. BUON APPETITO!!!!

LA CUTE:IMPARIAMO AD ASCOLTARLA

Con l'avvicinarsi della bella stagione voglio proporvi un piccolo spazio di riflessione sulla salute della nostra pelle. Spesso siamo portati a sottovalutare questo organo importantissimo,che,se trascurato,può diventare il nostro peggior nemico. Voglio parlare dei nei,o nevi. Tutti noi li abbiamo suola pelle e nella maggior parte dei casi li consideriamo una lesione insignificante. In veirtà si tratta di lesioni cutane tra le più dinamiche. Un detto recita "nasciamo senza nei e moriamo senza nei". Infatti alla nascita i nei raramente sono presenti. Quando vi sono vengono comunemente detti nei congeniti e possno essere di varia grandezza e colorito,ed è assibilabile ad una voglia. Nella maggior parte dei casi sono condizione più o meno benigne,ma che comunque devono essere sottoposte alla visione di uni specialista. Nel corso della vita i nei continuano a formarsi sulla nostra pelle,fino a raggiungere un numero di circa 30,con ampie variazioni individuali. La loro formazione si arresta attorno ai 30 anni. Per questo qualsiasi modificazione di forma e/o colorito o insorgenza di un nuovo neo dopo questa età deve essere guardata con sospetto. Sarebbe quindi consono rivolgersi ad uni specialista. Con l'avanzare dell'età alcuni nei possono andare incontro a fenomeni di involuzione,fino a scomparire alcune volte.
Ma cosa sono i nei? I nei in senso stretto è una qualsiasi lesione cutanea congenita. In varità,come abbiamo detto,il neo nevocitico,quello che tutti abbiamo,è una lesione acquisita. I normali nei nevocitici sono lesioni piccole,solitamente <6mm,che possono essere piani o rilevati sul piano cutaneo,uniformemente pigmentate con variazioni anche all'interno dello stesso individuo dal rossiccio al marrone,con bordo ben definito e tomdeggiante. I nevi nevocitici sono i più comuni ed universali.
In medicina i nevi nevocitici sono considerati delle neoplasia benigne e,proprio per questa loro condizione,dovrebbero essere sottoposti a controlli più o meno ravvicinati. Infatti il nevo nevocitico rappresenta un buon punto di partenza per il melanoma. Questo non significa che tutti i nei diventeranno necessariamente melanomi nel corso della vita di un individuo. D'altra parte è possibile che il melanoma di sviluppi ex novo,cioè su cute integra,senza la presenza di un nevo. Un particolare punto di partenza per il melanoma è il nevo displastico,cioè un neo che ha acquisito nel corso della vita delle mutazioni nel DNA della cellula che lo predispongono alla trasformazione maligna. È però vero che i nevi displastici nella stragrande maggioranza è clinicamente stabile e non progredisce mai. Essi insorgono anche in individui per il resto normali ed in qeusto caso il rischio di progressione è molto basso. Ma come riconosciamo questi nei sospetti? Spesso hanno un diametro >5 mm,la loro superficie,quando sono rilevati sul piano cutane,appare acciottolata,ma può anche assumere un aspetto detto "a bersaglio"(con regioni centrali più scure,rilevate ed in periferia irregolarmente piani e scoloriti). I bordi sono irregolari. Insorgono sulla pella esposta al sole,sia su quella protetta dai raggi.
Passiamo a vedere cosa di un nevo ci dovrebbe allarmare tanto da rivolgerci ad uno specialista. Il melanoma è solitamente asintomatico,per questo la sorveglianza è fondamentale. Poche sono le manifestazioni precoci,quali prurito o dolore. La maggior parte delle lesioni è di diametro >10mm. I segni che dovrebbero allarmare sono: in colore,le dimensioni o la forma. Il melanoma hanno una pigmentazione molto variabile all'interno dello stesso neo,può variare da nero,a marrone,a rosso, a blu scuro e grigio, ma possono esserci anche delle aree ipopigmentate. I margini del melanoma sono indentati ed irregolari. Per rimarcare il concetto,i segni di allarme per un melanoma sono il cosidetto "ABC del melanoma":
A:asimmetria
B:bordi irregolari
C:colore variegato
Quindi:se notate una di queste variazioni in una dei vostri nei o la comparsa di un nuovo neo,soprattutto dopo i 30 anni,o la recente comparsa di prurito o dolore,rivolgetevi al dermatologo. Perchè il melanoma è una neoplasia abbastanza comune che può porate alla morte nel caso non venga diagnosticato precocemente. La maggior parte di questa patologia insorge sulla cuta,ma l'origine può essere anche dalla mucosa orale o genitale o addirittura nell'occhio. Oggi,grazie alla maggiore sensibilità della popolazione verso questa patologia,si possono riconoscere i segni precoci del tumore e quindi avere una diagnosi precoce. Importantissima quest'ultima per migliorare la prognosi. Infatti proprio per questo,ad oggi, è possibile guarire dopo l'intervento chirurgico.
Ideale sarebbe effettuare una visita dal dermatologo almeno una volta l'anno dopo il periodo estivo ed evitare di esporsi al sole nelle ore calde (13-16 pm) od esporsi senza una protezione adeguata al proprio tipo di pelle.

...ANCORA UN SECONDO!!!

Questa ricetta l'ho realizzata qualche tempo fa,ma per i suoi colori rientra nel tema che il blog ha in questo periodo:la primavera! Non che ne sia molto amante...solitamente quando si avvicina la primavera comincio ad avere sonno continuamente,comincio ad avere allergie a qualsiasi cosa,comincio ad avere caldo con il camice(e la cosa mi rende abbastanza nervosa!)...inoltre significa che si avvicina la sessione estiva!!! L'altra faccia della medaglia sono i miei amatissimi pic nic...quando li amo...non l'avrete mica capito? Mentre aspetto di rendervi partecipi delle ricette che realizzo per l'occasioni vi prego di "accontentarvi" delle ricette per un gustoso pranzo.



POLPETTINE DI CARNE E MELANZANE(ricetta):
500g di carne macinata
3 patate
Due uova
200g di parmigiano grattugiato
Melanzane sott'olio
Olio Dante

Lessate e poi sbucciate le patate. Schiacciate le patate quando saranno fredde.
In una ciotola amalgamate insieme la carne,le patate schiacciate fredde,l'uovo ed il parmigiano. Lavorate con una forchetta p con le mani fin quando gli ingredienti non saranno ben amalgamati tra loro. Aggiustate di sale. Dal composto ricavate delle palline schiacciandole sopra e sotto. Disponetele in una padella antiaderente oliata e fatele cuocere sui lati per qualche minuto. Per terminare la cottura aggiungete le melanzane sotto olio,in questo modo la carne prenderà il sapore delle melanzane. Servite caldo. BUON APPETITO!!!!

sabato 20 aprile 2013

PAPPARDELLE ALLA POLPA DI GRANCHIO

Eccomi finalmente tornata a scrivere sul mio blog! La primavera si è fatta tanto desiderare ed ora è arrivata,anche se qui certi giorni sembra già di essere in pieno Giugno!! Tutta questa luce dopo mesi di buio mi hanno ispirato a realizzare una ricetta fresca e colorata per me e mia sorella,tanto per festeggiare questa nuova atmosfera...anche se non faccio che pensare a tutti i pic nic che posso realizzare,se solo ne avessi tempo!
La ricetta l'avevo letta qualche tempo fa sul "Cucchiaio d'argento",che sta uscendo in questo periodo in edicola,e subito me ne ero innamorata. Così appena ne ho avuto l'occasione l'ho realizzata. Per le pappardelle ho usato della pasta fresca che avevo fatto il giorno prima per una lasagna e non potevo lasciare che andasse sprecata in frigo. L'ho tagliata a strisce belle larghe e poi lessata,ma si possono benissimo usare le pappardelle che si trovano al supermercato. Anche la polpa di granchio si trova facilmente in commercio nei supermercati surgelata. Quella va benissimo.
Spero la ricetta sia di vostro gradimento!!!


PAPPARDELLE ALLA POLPA DI GRANCHIO(ricetta):
350g di papparedelle
200ml di panna da cucina
300g di polpa di granchio
5 pomodorino
2 cucchiai di passata di pomodoro
Olio Dante
Pepe qb

Portate ad ebollizione dell'acqua in un pentolino e gettatevi i pomodorini per qualche minuto. Scolateli e lasciateli raffreddare. Quando saranno freddi privateli della buccia e dei semi al loro interno,poi teneteli da parte.
In una padella antiaderente leggermente unta fate cuocere la polpa di granchio e poi tagliatela a pezzettini. Salate a piacere.
In un tegamino versate la,panna da cucina insieme alla passata di pomodoro. Aggiustate di sale e spolverate con il pepe. Unitevi i pomodorini sbucciati a pezzi e mettete sul fuoco. La panna deve leggermente rassodarsi. Continuate a girare in modo che il composto si riscaldi,ma non arrivi mai ad ebollizione in modo che non bruci ai bordi. 
Lessate le pappardelle per qualche minuti in abbondante acqua salata e poi scolatele,tenendo da parte un pò di acqua di cottura. Questa servirà nel caso in cui il condimento dovesse risultare troppo denso. 
Fate saltare le pappardelle condite con la salsa in una saltapasta per qualche minuto. Quasi alla fine aggiungete la polpa di granchi e lasciate insaporire ancora un pò. Servite caldo. BUON APPETITO!!!!